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BILANCIO DELLA POLIZIA DI FRONTIERA DI RONCHI DEI LEGIONARI

  • lu.pe
  • 7 gen 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

RONCHI DEI LEGIONARI – Un anno di impegno sul fronte della prevenzione e dei controlli in due settori molto particolari interessati, negli ultimi mesi, da regole più rigide e stringenti. E' quello che, nel 2015, ha visto protagonista la Polizia di frontiera aerea e marittima che ha la sua sede all'aeroporto FVG di Ronchi dei Legionari. Con l'intento, attraveso una costante vigilanza delle due aree e della fascia costiera, di contrastare ogni possibile attività illecita contro il trasporto aereo e marittimo, le donne e gli uomini della dottoressa Manuela De Giorgi, che nel corso dell'anno ha preso il posto del dottor Enrico Maiova, hanno provveduto ad identificare qualcosa come 70mila persone, 45mila delle quali al “Pietro Savorgnan di Brazzà”, 21mila a Portorosega e le rimanenti riferite alla nautica da diporto diretta verso i porti della vicina Croazia. Da quest'attività ne è conseguito l'arresto o la denuncia in stato di libertà di 15 persone, accusate di diversi reati, mentre una decina sono state quelle alle quali è stato impedito l'ingresso in Italia e, successivamente, respinte nella loro nazione d'origine. Fra le persone arrestate alcune hanno riguardato dei furti perpetrati all’interno dello scalo aeroportuale, i cui responsabili sono stati immediatamente individuati ed assicurati alla giustizia anche grazie al sofisticato sistema di telecamere messo a disposizione da parte della società di gestione. Altri arresti hanno riguardato persone colpite da mandato di arresto europeo per traffico internazionale di veicoli, ovvero colpite da ordinanze di custodia cautelare da parte della magistratura italiana per rati connessi al furto ed al riciclaggio. Due arresti, infine, sono stati eseguiti grazie alle ultime norme “antiterrorismo” che puniscono con l’arresto l’utilizzo di documenti falsi per attraversare la frontiera. A seguito degli attentati di Parigi del 13 novembre scorso, poi, sono state rafforzate, in collaborazione con le altre Forze di Polizia, le misure di prevenzione e sicurezza ed i controlli sui passeggeri sia in arrivo sia in partenza dallo scalo aeroportuale ronchese. Sono state 200 le vetture controllate. Al porto di Monfalcone, invece, le motonavi oggetto di verifica da parte della Polizia di Frontiera tra arrivi e partenze sono state milla, mentre le imbarcazioni da diporto controllate 250. E proprio qui è stato sequestrato un mezzo pesante oggetto di appropriazione indebita, che era in procinto di imbarcarsi per il Medio Oriente. Sono stati eseguiti numerosi controlli anche agli aeroporti minori, come quello di Gorizia o Campoformido, e nelle varie aviosuperfici di competenza. Una cinquantina le sanzioni amministrative elevate dalla Polizia di Frontiera, sia riferite al codice della navigazione sia a quello della strada. Particolare attenzione e professionalità è stata messa in campo in occasione dell’arrivo e partenza dallo scalo aeroportuale di varie personalità come il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio dei Ministri. Il personale specializzato degli artificieri della Polizia di Frontiera di Ronchi dei Legionari, inoltre, oltre alla propria attività all’interno dell’aeroporto, sono stati spesso utilizzati nel tetritorio procinciale su richiesta di vari enti istituzionali, dimostrando in tutte le occasioni la loro preparazione e professionalità.


 
 
 

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