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INCENDIO AEREOPORTO DI FIUMICINO

  • lu. pe.
  • 28 mag 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

Compagnie aeree ed operatori aeroportuali denunciano la latitanza delle istituzioni. Il fatto che a 20 giorni dall’incidente non esista ancora nessuna attestazione di qualità degli ambienti rilasciata da un soggetto pubblico, rappresenta un pessimo spettacolo che il Paese sta dando al mondo. Roma 27 maggio 2015 – In merito alle conseguenze dell’incendio divampato in data 7 maggio al Terminal 3 dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, Assaereo, Ibar (Italian Board of Airline Representatives), Assohandler, Comitato Utenti Fiumicino, Airport Operator Commitee denunciano la latitanza delle istituzioni italiane preposte alla tutela della salute nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro. Dalle analisi effettuate dal Gestore Aeroportuale, dalle principali Compagnie, e dagli operatori presenti sullo scalo, la qualità dell’aria negli ambienti rientra nella norma. Tuttavia a 20 giorni dall’evento non esiste ancora una attestazione ufficiale emanata da un ente pubblico preposto a fugare ogni possibile dubbio in materia. In mancanza di tale pronunciamento, il balletto dei dati ambientali che trapelano a mezzo stampa sta generando gravi ansie e preoccupazioni nei lavoratori. Tale inaccettabile ritardo sta determinando una situazione insostenibile. Quello di Fiumicino è il primo aeroporto italiano e la più importante porta di ingresso nel Paese di viaggiatori di provenienza internazionale e intercontinentale. Occorre che le istituzioni preposte si pronuncino al più presto per fare chiarezza e fugare dubbi che rischiano di compromettere seriamente la continuità delle operazioni e il funzionamento dell’aeroporto.

 
 
 

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